LA STORIA DELLA BORSA e degli incassi
Per capire l'importanza della borsa occorre spiegare quale fosse la procedura d'incasso del servizio.
Il Portabagagli che, lavorando in stazione, incassava somme per servizio o mance, doveva seguire una serie di regole ferree e imprescindibili:

tutto l'incasso veniva, appunto versato, le mance non sono mai state
considerate personali; se occorreva dare un resto a chi aveva pagato il
servizio occorreva, con i soldi bene in vista, tirarsi fuori di tasca il
portamonete ed effettuare l'operazione (era obbligatorio avere dei soldi
per i resti), il portamonete veniva tenuto in mano dal portabagagli, fino a che,
incontrato un collega, non si relazionava le operazioni svolte, quanti colli,
quale servizio, l'incasso ed il resto.
Solo allora si poteva rimettere in tasca il portamonete e procedere con i
soldi in mano mostrandoli ad ogni collega fino al versamento nella borsa.
La borsa era di solito tenuta dal "Caporale", dal suo vice
e al deposito bagagli, al momento del versamento si spiegavano i modi del servizio
e se e con chi si era rimesso in tasca il portamonete.
Con i soldi in mano non era possibile ne tenere le mani in tasca ne fumare.
I guanti? Nemmeno parlarne..
Tutto ciò può sembrare macchinoso ma i Portabagagli avevano adottato un linguaggio sintetico ed esaustivo per riferire tutto in pochi attimi.
Chi custodiva la borsa non poteva uscire dalla stazione, di solito si usciva per gli alberghi o l´autostazione, senza averla ceduta ad un collega e non era neppure possibile recarsi ai servizi senza averla prima depositata.
L´apertura delle borse veniva fatta di notte in uno scantinato, da tre Soci non avventizi: spesso i più anziani in servizio.