Eventi-Centro-Nord-n17-2014 - page 3

Eventi
Lunedì 14aprile 2014
Trasporti& Logistica
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ma Ipa Adriatico, insieme
alla Regione Marche e a In-
terporto Marche. Il progetto
sta evidenziando le potenzia-
lità della piattaforma logisti-
ca delle Marche come nodo
intermodale a servizio dei
tra cimerci in transitonelle
tre infrastrutture che la com-
pongono: porto, interporto e
aeroporto, concentrati in un
raggio di 30 km. “Per quan-
to riguarda il porto - illustra
il commissario -, il progetto
sta veri cando la fattibilità
di collegamenti intermoda-
li sia per il tra co traghetti
che per quello
container
per
agganciare le reti intermo-
dali presenti nel nord Italia,
anche grazie alle politiche di
incentivo all’intermodalità
promossedallaRegioneMar-
che nell’ambito del progetto.
Lo sviluppodel tra comerci
delportodiAncona -aggiun-
ge - passa necessariamente
per lo sviluppo dell’intermo-
dalità ferroviaria, per assicu-
rare allo scalo uno sviluppo
sostenibile e coerente con la
prossimità del centro urba-
no”.
Circa la strategia di sviluppo
AUTORITÀPORTUALEANCONA
/
Losviluppo infrastrutturaledelloscalodev’essererapido,masostenibile
Il gatewayverso ilMediterraneoorientale
infrastrutturale dello scalo,
essa è nalizzata a comple-
tare il Piano regolatore por-
tuale, avendo come priorità
la nuova banchina rettilinea
e l’accessibilitàmarittima del
porto: sono in fase avanzata i
lavori per la costruzione del
molo di sopra utto, che ridi-
segnerà l’accesso marittimo
al porto, mentre sarà avviata
entro l’anno la garaper l’ulte-
riore stralcio della banchina
rettilinea, con tempistica dei
lavori prevista in 4 anni. A
ne lavori il porto disporrà
di una banchina di quasi 600
metri di lunghezza a servizio
del tra comerci.Ugualmen-
te strategicoper l’accessibilità
marittima è l’escavo dei fon-
dali antistanti la banchina
rettilinea a 14 metri di pro-
Milano-Melzo, per dare ri-
sposte concrete ed e cienti
al sistemaproduttivodiMar-
che eUmbria, con l’opportu-
nità di far proseguire via tre-
no lemerci verso i principali
hub europei”, dettagliaNico-
laParadiso, responsabiledel-
lo sviluppodella Società.
A favorire il decollo di ta-
le collegamento, il bando
regionale del luglio scorso.
Esso mette a disposizione
500 mila euro per nuovi o
aggiuntivi servizi intermo-
dali, prevedendo l’erogazio-
ne di 45 euro per ogni Uti
trasportatavia trenodaoper
le Marche e 65 euro nel ca-
so l’origine o la destinazione
fondità. Anche per questo
intervento l’Autorità portuale
sta lavorando con impegno,
di concerto con le ammini-
strazioni competenti per le
autorizzazioni, per assicurare
lo svolgimento dei lavori in
una tempistica coerente con
lo sviluppo delle altre infra-
struttureportuali.
“Lo sviluppo infrastrutturale
dello scalo - conclude il com-
missario - deve procedere in
modo celere, per consentire
agli operatori di cogliere le
opportunità sopra eviden-
ziate, ma sostenibile. Ritengo
che la sostenibilità del porto
edei suoi tra ci siauna s da
importantenon soloper l’Au-
torità portuale,ma anche per
la competitivitàdelle imprese
cheoperanonello scalo”.
del trasporto sia l’Interporto
della Marche o il porto di
Ancona.
Un reticolo logistico com-
plesso, quello in cui è inseri-
to l’Interporto delleMarche,
con4 collegamenti ferroviari
stabili con altrettanti hub
logistici nazionali. Un treno
settimanale con carta e de-
rivati arriva a Jesi dal porto
di Livorno, dove si sbarca
materiale proveniente dal
Sud America; un treno set-
timanale con la Puglia per il
trasporto di acqua minerale
alla Gdo; un collegamento
settimanale con l’acciaieria
di Terni. A tutti questi si ag-
giunge il citato collegamento
con l’hubdiMilano-Melzo.
“Nel 2014 l’obiettivo è con-
solidare e intensi care i col-
legamenti esistenti avvian-
done di nuovi - sottolinea
Paradiso -. Prosegue, inoltre,
il progetto di connessione
coi principali hub logistici
europei, primo fra tutti il
porto di Rotterdam, il più
grande d’Europa”.
“L’infrastrutturazione
del
territorio - evidenzia il presi-
dente Pesaresi - non è di per
sé su ciente per raggiun-
gere risultati in termini di
incremento di tra co. Oc-
corre lavorare sul modello
gestionale e di integrazione
dei servizi, coinvolgendo al-
tre infrastrutture, operatori
ed enti, per vincere la s da
competitiva con i concorren-
ti europei”.
Per ra orzare questa funzione del porto, viene promosso il progetto Intermodadria
I
l portodiAncona è il prin-
cipale nodo logistico della
regione Marche. La posizio-
ne geogra ca dello scalo ne
ha favorito lo sviluppo come
terminal
delle autostrade del
mare dell’Adriatico, grazie ai
ridotti tempi di transitoverso
la Grecia, la Croazia e l’Al-
bania. In particolare, Anco-
na detiene la
leadership
nell’
Adriatico dei collegamenti
traghetto con i porti greci
di Igoumenitsa e Patrasso:
nel 2013 sono transitati su
questa rotta circa 115 mila
mezzi pesanti e 1,8milioni di
tonnellate di carico, nonché
oltre 690mila passeggeri. Un
pontemarittimo tra l’Europa
settentrionale e occidentale e
il Mediterraneo orientale, a
servizio dell’integrazione del
mercato unico europeo e dei
tra ci commerciali e turisti-
ci no alle sponde orientali
delMarNero.
Lo sviluppo infrastrutturale
del porto ha consentito inol-
tre di incrementare notevol-
mente il tra co contenitori
negli ultimi 5 anni (+44%),
attraendo nuove linee marit-
time e completando il
net-
work
di collegamenti con i
principaliportihubnazionali
edelMediterraneoOrientale.
L’Unione Europea ha indi-
viduato nel porto di Ancona
uno dei porti del
core net-
work
, la rete prioritaria di
infrastrutture dove si con-
centreranno i principali ussi
continentali di merci e pas-
seggeri nel prossimo decen-
nio. “L’estensionedel corrido-
io scandinavo-mediterraneo
no ad Ancona - sottolinea
il commissario dell’Autori-
tà portuale, Rodolfo Giam-
pieri - assume ancora più
centralità nella cornice della
strategia dellamacro regione
Adriatico Ionica, un’opportu-
nitàpervalorizzare la funzio-
ne di Ancona come
gateway
per connettere l’Europa alla
sponda meridionale e orien-
tale del Mediterraneo. Ben-
ché quest’area debba ancora
trovare una compiuta stabi-
lità politica, sono evidenti le
interconnessioni storiche ed
economichecon il continente
europeo”.
Per funzionare da gateway il
porto necessita di sviluppare
le interconnessioni con inodi
logistici terrestri. Per questo
l’Autorità portuale ha pro-
mosso il progetto Intermoda-
dria, nanziatodal Program-
INTERPORTOMARCHE
/
Èuna societàpubblico/privata costituitaper realizzare l’Interporto, avviando l’intermodalità sul territorio
terportoMarche fra i suoi 11
soggetti partner. La società,
pur partecipando a tutte le
azioni, si è concentrata su
quella dedicata alle misure
di sostegno all’intermodalità
(WP 5) ed ha già prodotto
risultati concreti. “Si trattadi
analizzare i colli di bottiglia
sul nostro territorio e di pro-
porre soluzioni di trasporto
intermodale”, spiega il pre-
sidente dell’Interporto Mar-
che, Roberto Pesaresi. Uno
dei colli di bottiglia è legato
alla costruenda stazione fer-
roviaria: “Abbiamo studiato
un collegamento trisettima-
nale tra l’interporto di Jesi
e il terminal intermodale di
Verso la sostenibilità del sistema dei trasporti
Inviadi realizzazione la stazione ferroviaria“Jesi-Interporto”per instradare i trenimerci sulla lineaOrte-Falconara
P
er il trasporto merci il
sistema produttivo del-
le Marche sceglie per oltre
il 95% la gomma, relegando
all’1% quello su ferro e a cir-
ca il 2,5%quello viamare.
Cifre che indicano chiara-
mente come sia necessario
un cambio di passo verso
l’intermodalità posto che,
tra l’altro, la Ue ha indicato
che, entro il 2030, il 30%del-
lemerci viaggi conmodalità
diverse dal tutto gomma.
O rire agli operatori eco-
nomici infrastrutture ido-
nee a modi care nel senso
della sostenibilità il sistema
dei trasporti è la mission di
Interporto Marche, società
pubblico/privata - parteci-
pata per il 62,72% dalla Re-
gioneMarche - costituitaper
realizzare l’Interporto e av-
viare l’intermodalità nel ter-
ritoriodi riferimento, ovvero
Marche e Umbria. Estesa su
una super cie di 54 ettari
già urbanizzati, la Società ha
programmato investimen-
ti in opere infrastrutturali,
impianti e immobili per 130
milioni di euro di cui 52 già
realizzati. Sono attualmente
in corso i lavori di realizza-
zione della stazione ferro-
viaria “Jesi-Interporto” che
consentirà l’instradamento
diretto dei treni merci lungo
la lineaOrte-Falconara.
In questo quadro rientra a
pieno titolo il progetto Inter-
modadria (ottobre 2012-feb-
braio 2015), nell’ambito del
Programma di cooperazio-
ne transfrontaliera Ipa Cbc
Adriatic, il cui capo la è la
Regione Marche. Il progetto
ha per obiettivo il migliora-
mento e l’integrazione del
trasporto marittimo a corto
raggionelle catene logistiche
che includono i porti e re-
troporti del mare Adriatico,
caratterizzati per di eren-
ti livelli di accessibilità alle
infrastrutture di trasporto
nell’entroterra.
Strutturato in cinque linee
di attività, il progettoha l’In-
Unavisionepanoramicadel portodiAncona
Rodolfo
Giampieri,
commissario
dell’Autorità
portualedi
Ancona
Due immagini dello scalo ferroviariodell’InterportoMarche
1,2 4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,...20
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